L’Unione Europea interviene sulla questione Imu, obbligando la Chiesa a saldare gli arretrati. La CEI esprime preoccupazione.
L’Unione Europea ha preso una decisione chiara e diretta riguardo alla questione Imu in Italia, dopo anni di esenzione, ora anche la Chiesa è chiamata a versare gli arretrati. Si tratta di un totale di tasse non versate tra il 2006 e il 2011, con cifre che variano tra i 3,5 e gli 11 miliardi di euro. Questa decisione ha innescato un allarme all’interno della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
La reazione della CEI
In una lettera inviata alle “eccellenze reverendissime” della CEI, il segretario generale Giuseppe Baturi ha espresso la profonda preoccupazione della Chiesa. La lettera fa riferimento al provvedimento della Commissione europea del 3 marzo, che riguarda il recupero degli aiuti di Stato concessi sotto forma di esenzione dall’Imposta Comunale degli Immobili (ICI) nel periodo 2006-2011. La CEI sta monitorando attentamente la situazione e fornirà indicazioni nei prossimi giorni.
La decisione dell’UE
Secondo quanto riportato da La Stampa, l’Ue ha deciso di intervenire con fermezza, ordinando all’Italia di recuperare la tassa non pagata, compresi gli interessi. Questo perché l’esenzione dall’ICI è stata considerata un aiuto illegale e incompatibile. L’Italia si è impegnata a procedere con la riscossione entro quattro mesi dalla notifica.
La questione dell’esenzione dell’ICI per la Chiesa ha radici storiche. Nel 2006, numerose lamentele sono state presentate contro l’Italia riguardo all’esenzione ICI per gli immobili utilizzati da entità non commerciali. La Commissione inizialmente ha respinto le lamentele, ma ha dovuto affrontare l’opposizione guidata dalla scuola elementare Maria Montessori.
Nel 2012, la Commissione ha dichiarato l’esenzione ICI per entità non commerciali illegittima, poiché creava una concorrenza sleale in alcuni settori. Tuttavia, la decisione non ha richiesto all’Italia di recuperare le tasse non pagate a causa delle difficoltà nel determinare quali proprietà fossero utilizzate per attività non commerciali.
La questione Imu e Chiesa è tornata prepotentemente alla ribalta. L’intervento dell’Unione Europea ha riacceso i riflettori su un tema delicato e controverso. La Chiesa, attraverso la CEI, sta cercando soluzioni per affrontare questa nuova sfida. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione nei prossimi mesi e quali saranno le reazioni sia a livello nazionale che internazionale.